6 Marzo 2016 ore
18,00
MALIDITTA
LA MISERIA
Da Eduardo Scarpetta
Rielaborazione, adattamento in lingua siciliana e Regia: Giuseppe Speciale
Con: Giuseppe Speciale, Giovanni Speciale, Salvina Fama, Ilaria Giammusso,
Simona Scarciotta, Adriano Dell'Utri, Giuseppe Minnella, Teresa Calabrese,
Raimondo Coniglio, Giovanna Lomagno, Massimiliano Bellini
Pasquale è uno squattrinato popolano che vive alla giornata facendo lo
scrivano e condividendo la casa insieme alla figlia Pupella e alla moglie
Concetta, con l'amico Nicolino di professione salassatore, con la rispettiva
amante donna Luisella. I cinque sono ridotti allo stremo per mangiare continuano
a portare al Monte dei pegni i loro miseri abiti e qualche oggetto prezioso.
Un giorno il marchesino Filiberto bussa alla loro porta per chiedere un favore;
egli è innamorato della bella Elena, ma la sua famiglia si oppone all'unione,
poiché la ragazza non è nobile. Il padre della ragazza invece, il cavaliere
Paolo Pignata ex cuoco divenuto molto ricco avendo ereditato i beni del suo
padrone, è felice di consentire al fidanzamento poiché imparentarsi con dei
nobili sarebbe il suo sogno, ma pretende di conoscere i parenti del giovane. Il
marchesino dunque chiede a Nicolino e a Pasquale insieme alla moglie di quest’ultimo
di travestirsi e fingere di essere i suoi nobili familiari e di presentarsi con
lui a casa della sua fidanzata. Don Paolo non si rende conto della messa in
scena, e non solo cede la mano della figlia ma riesce (ovviamente con facilità)
ad ottenere il "privilegio" di avere i nobili parenti del marchesino a pranzo.
Ma i colpi di scena sono imminenti; Maria cameriera personale di Elena, è la
moglie di Nicolino, che anni prima lasciò, stufa dei suoi tradimenti. Nicolino
si riappacifica con Maria. Come se non bastasse Luisella che non aveva preso
parte alla finzione, si presenta a sorpresa, litigando con Nicolino e facendo
scoprire l'inganno.
A questo punto il cavaliere Pignata, padre di Elena scopre tutto e vuole mandare
a monte il fidanzamento. Il marchesino però lo convince che il padre ha già dato
per iscritto il consenso al matrimonio tra i due ragazzi.
Come è tipico della tradizionale farsa, non mancano i colpi di scena, i
ribaltamenti di ruolo, le situazioni paradossalmente comiche che s’innescano una
nell’altra. Sono tutti spunti possibili per ampliare le scene in altrettante
ipotesi comiche, per estendere le trovate narrative in veri e propri “scketches”.