Domenica 20 Maggio 2019 ore
19,00
Desiderio alla luna
da Lo
Zoo di vetro di Tennessee Williams
di e con Luigi Siracusa
Chitarra: Francesco Picciolo, Clarinetto: Giuseppe De Luca, Flauto: Eliana
Russo,
Violoncello: Chiara Michela Gasparo, Percussioni: Davide Nastasi
Direttore di Scena: Tania
Alioto, Costumi: Diana Continanza, Service B&Sound di Davide Bisazza
Un
magazzino di scarpe. Una città fatta di grattaceli di scatole nella quale un
giovane uomo, Tom Wingfield, si estrania dal mondo e dai suoi obblighi
lavorativi per immergersi nelle sue creazioni. È un poeta che lavora da
magazziniere. Un suo collega lo chiama Shakespeare perché passa tutto il tempo a
scrivere poesie sulle scatole di scarpe. Prima o poi verrà licenziato. E allora,
prima di andare via, tra questi palazzi di carta rivive la sua storia. Ci fa
conoscere sua madre Amanda, sua sorella Laura, il suo amico Jim e persino suo
padre, che ormai è un lontano ricordo. Di fatti, non ne sappiamo nemmeno il
nome. Questi personaggi non parlano più, suonano soltanto. Le loro parole e le
loro azioni si traducono in voci musicali che dialogano con il racconto di Tom.
Nella sua memoria non sono più carne e ossa ma prendono vita attraverso suoni e
frasi musicali, potenti e fragili. Sono le figure del suo passato e per questo
nel suo ricordo riescono ad esprimersi solo attraverso una partitura di sillabe
sonore.
DESIDERIO ALLA LUNA è un racconto che Tom fa della storia
della sua famiglia ispirata ai fatti contenuti ne “Lo Zoo di Vetro” di Tennessee
Williams. Più precisamente, sono i frammenti, rimasti impressi nella sua
memoria, degli ultimi tempi in cui ha vissuto nell’agglomerato di case urbane a
forma di alveare a Saint Louis con la madre abbandonata dal padre e la sorella
zoppa. Così nella sua memoria riaffiorano: l’ossessione di Amanda di trovare un
pretendente per Laura aggravata dalla paura di rimanere sole e abbandonate
ancora una volta; la frustrazione e l’insoddisfazione per un lavoro poco
appagante e senza avventure che lo porta a chiudersi in continuazione al
cinematografo; il rifugiarsi di Laura in un mondo fatto di vetro e di illusioni
a differenza dei suoi coetanei che sfogano la loro gioventù nelle sale da ballo
sotto i riflessi di un globo di vetro.
La narrazione teatrale, dunque, nasce dall’esigenza di Tom di ricucire il tempo,
rimettere in ordine i ricordi per ricostruire i momenti che lo hanno spinto a
seguire le orme del padre e iniziare una nuova esistenza viaggiando lontano da
casa. È la fuga da un tempo che lo soffocava e lo costringeva ad essere un uomo
in scatola.
Luigi Siracusa
“La scena è memoria, quindi irreale. La memoria si concede
molte licenze poetiche: omette particolari, e ne esagera altri, a seconda dei
valori emotivi degli oggetti sui quali si posa, perché la memoria ridiede
principalmente nel cuore. L’interno della casa è dunque misterioso e poetico.”
Tennessee Williams